definisce un quadro molto più variegato di quanto ipotizzato finora delle comunicazioni incrociate tra glia e neuroni. Gli astrociti maturi hanno una morfologia complessa e formano contatti stretti ...

oltre ai neuroni e alla «glia» - cioè la parte non-neuronale del cervello che fornisce struttura, nutrimento e regola l’ambiente all’interno dell’encefalo -, esiste una terza tipologia di ...

che si pongono a metà tra i neuroni e la glia. LO STUDIO 12 SET - Uno studio, svolto presso l’Università di Losanna (UNIL) in Svizzera e presso la Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma ...

Si ipotizza che ciò potrebbe contribuire all’alterata comunicazione fra neuroni e glia nel sistema nervoso periferico, inducendo lo sviluppo del dolore trigeminale. Lo studio è stato reso ...

"In questo studio, abbiamo esaminato il ruolo di Sox2 nelle cellule del sistema nervoso periferico e abbiamo ... neuroni, muoiono, ma possono facilmente dar luogo a cellule della glia o cellule ...

Gli autori hanno scoperto che oltre ai neuroni e alla glia, struttura cerebrale di supporto, esiste una terza tipologia cellulare a metà fra le altre due. Le nuove cellule si chiamano astrociti ...

Alcuni studi dicono che il cervello adulto può creare nuove cellule. Ma gli scienziati restano divisi: verità rivoluzionaria ...

Nell’esperimento pubblicato su Neuron, i ricercatori dell’università di Melbourne hanno raccolto 800mila neuroni, sia di topo che di uomo, e li hanno fatti crescere su alcuni elettrodi.

Anche quando siamo a riposo, anche quando dormiamo, lavorano indefesse le cellule nervose, 200 miliardi di neuroni e cellule della glia, un numero paragonabile alle stelle della Via Lattea.

Il suo organo cerebrale pur essendo molto più semplice di quello umano è comunque formato da 140.000 neuroni e oltre 50 ...

Utilizzando un frammento di cervello di topo grande quanto un seme di papavero, sono stati tracciati 84.000 neuroni e oltre 500 milioni di sinapsi, costruendo un modello 3D che mostra come questi ...

Questi neuroni sono vicini ad altri che si attivano per facce, corpi e luoghi. La scoperta è stata fatta esaminando un maxi database di immagini ottenute con la risonanza magnetica funzionale ...